Lavorando in contesti organizzativi in cui esiste una forte pressione per raggiungere risultati da realizzare sia in termini tecnici, relazionali e organizzativi, spesso anche al di là dei limiti normali, si perde, quasi senza accorgersi, il rispetto per se stessi, dei propri valori, bisogni, desideri di autorealizzazione, arrivando persino a perdere il senso dell’appartenenza, della collaborazione, della voglia di vivere.
In ambito diabetologico, il cambiamento è un elemento fondamentale che si gioca ogni giorno. La diagnosi di malattia è il primo importante cambiamento che la persona con diabete deve affrontare: accettare di avere una malattia cronica. L’operatore sanitario propone continui cambiamenti: cambiare lo stile di vita, cambiare lo schema di terapia in base al controllo costante della glicemia, addirittura cambiare ruolo, da accettore passivo a protagonista attivo e collaborativo nella gestione della malattia, orientato in questo cambiamento dall’autocontrollo che svolge diversi ruoli contemporaneamente: educativo, diagnostico e terapeutico. Il diabete stesso cambia e insorgono complicanze.
Il ruolo del team diabetologico è quello di contrastare con determinazione questi atteggiamenti e favorire l’engagement del paziente perché possa decidere di spendere energia per ottenere qualcosa per la sua salute, energia che viene sottratta ad altri impegni e relazioni. D’altro canto al team diabetologico sono richieste competenze cliniche, empatiche, comunicative che non sempre riesce a mettere in atto per gli importanti cambiamenti organizzativi cui è continuamente sottoposto. Risultato è il burnout, sindrome da stress propria delle professioni di aiuto. Una possibile soluzione è lavorare sui cambiamenti organizzativi cui è sottoposto l’operatore sanitario, facilitarne l’accettazione attraverso un atteggiamento resiliente, mutando le prospettive attraverso una messa in discussione delle proprie convinzioni. Il cambiamento inizia con la capacità di riconoscere nuove emozioni, nuove competenze emotive, cominciando a scegliere di cambiare se stessi.
Mariano Agrusta Direttore Scuola Permanente di Formazione Continua AMD. Silvia Bonfadini Medico Diabetologo ASST degli Spedali Civili di Brescia. Paolo Di Berardino Direttore di Dipartimento di Medicina ASL di Pescara. Anna Ercoli Consulente, psicologa, formatrice per lo sviluppo delle risorse umane e crescita personale. Titolare dello Centro ComeaFORMED (Udine). Guendalina Graffigna Professore Associato Facoltà di Psicologia Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano. Mara Lastretti Psicologa, Psicoterapeuta PhD Neuroscienze Clinico Sperimentali e Psichiatria Sapienza Università di Roma. Sergio Leotta Direttore UOC Dietologia e Diabetologia Ospedale S.Pertini ASL Roma 2. Valentina Turra Psicologa ASST degli Spedali Civili di Brescia. Natalia Visalli Dirigente Medico presso U.O.C. Diabetologia e Dietologia Polo Ospedaliero Santo Spirito - Roma.